Specializzati nel settore della pietra per rivestimenti
Sei un architetto? Lavori nell’edilizia? Hai bisogno di una fornitura o consulenza tecnica? Nessun problema. Sei un proprietario di casa che sogna di far risplendere il luogo in cui vive? E’ quello che sappiamo fare meglio. Consulenze a privati o imprese, preventivo gratuito
Lavorata come una volta
Cio’ che ci rende unici nel nostro lavoro e’ la capacita’ di saper plasmare ogni genere di materiale come un tempo. Precisione,pazienza,fatica.Il rituale antico della pietra rivive ogni giorno nei nostri semplici gesti.
Muretti a secco
I creatori dei “muretti a secco”, i quali tramandarono questa forma d’arte attraverso i secoli, furono certamente i discendenti dei Messapi e dei Neoliti. Queste rudimentali pareti, che servono a delimitare i poderi, poggiano su fondamenta adeguate all’altezza e terminano in alto con pietre più grosse e squadrate.
Le "casedde"
Le “casedde”, invece, sono delle costruzioni monocellulari col tetto a falsa cupola, formata da anelli concentrici di pietre, disposti orizzontalmente gli uni sugli altri, che si stringono man mano verso la sommità, sulla quale viene posta una grossa pietra piatta (chianca). Queste piccole dimore, servivano a dare riparo agli agricoltori. La loro origine risalirebbe al III millennio a.C., periodo in cui in Mesopotamia, in Egitto e in Grecia, vennero edificate strutture molto simili.
Sistemi costruttivi
La maggior parte delle costruzioni trulliformi in pietra a secco esistenti oggi in Terra d’Otranto, tuttavia, non risale ad epoche lontane. Le “casedde” possono variare nel modello, acquisendo, a seconda del luogo e delle esigenze, una forma tronco-conica o una forma a gradoni. Sull’architrave dell’ingresso, molto spesso, ben si distinguono una data, che denota l’anno di costruzione, il nome del costruttore e una croce incisa sulla pietra di chiusura della volta.
Le "liame"
Tra queste casette, compaiono anche le “liame”, di forma rettangolare, nelle quali i coltivatori custodivano gli attrezzi. Sono dotate di una scaletta laterale esterna che porta alla terrazza.
I “truddi”, che ospitavano la famiglia del contadino, evidenziavano la necessità dei coloni di avere un ricovero temporaneo in campagna.
Le “spase”, erano piattaforme costruite per mettere ad essiccare i fichi e li “furneddi”, venivano adoperati per infornare gli stessi.
I “puddari”, invece, sorgevano intorno all’aia e accoglievano i buoi preposti al pestaggio del raccolto ed al traino, ma venivano usati, anche, per ospitare gli addetti alla trebbiatura. Questi pollai potevano essere, a seconda del modello, rettangolari o circolari, e al loro vertice presentavano alcuni emblemi. Molto spesso, in cima a queste costruzioni, veniva deposto un rametto di ulivo benedetto, che proteggeva l’intera aia e ricordava la “Domenica delle Palme”.
Pietra posata a cemento
Oggi la tecnologia rende possibili lavorazioni prima neppure pensabili. La pietra lavorata e ridotta a spessori minimi, viene applicata su ogni superficie con notevole risparmio di spazio, senza mai perdere la stessa magia che contraddistingue la sua naturale bellezza.
Un pò di storia
Il “paesaggio delle pietre”. Pietre che parlano, riportandoci a situazioni lontane, pietre che vogliono comunicarci qualcosa, basta saperle ascoltare. Sassi dalle origini modeste, antichi ritratti di cose semplici che, pur nella loro piccolezza hanno fatto la storia. Sassi che racchiudono la profonda essenza dei nostri padri. Le costruzioni in pietra a secco, che si possono scorgere qua e là tra i soleggiati campi di quest’angolo d’Italia, nacquero da un’esigenza, vennero, così, impiegati nella costruzione di “muretti a secco”, di “truddi” e “casedde”, di “spase”, “furneddi”, “cisterne” e di “pozzi”, di “aie” e “puddari”..
Costruzioni in Pietra
Rivestimento in pietra calcarea spessore da 15 cm